SAFETY

About

L’evento parla di lutto, in un senso ampio: a seguito di una tragedia cittadina, la vita dei personaggi che verrete a interpretare si è, in qualche modo, spezzata. Alcune persone hanno perso familiari, altri compagni, partner, amici. Alcune non hanno subito un lutto diretto, ma ciò che hanno visto ha rotto una parte di loro; hanno comunque perso qualcosa di sé. Alcune non si sono confrontate direttamente con la tragedia, ma la morte ha mutato tutto in città e anche i loro equilibri si sono incrinati. Quindi, il primo grande trigger è questo: la perdita, diretta, testimoniale o conseguente, di qualcosa che si dava quasi per scontato, che fosse una presenza, la propria serenità o uno stile di vita.

Consapevoli del fatto che sia di per sé qualcosa di grosso con cui fare i conti, la sicurezza emotiva di tutti sarà sempre al centro delle nostre priorità, fin dalla fase di iscrizione: la creazione dei personaggi, guidata e coadiuvata da noi, vi permetterà di scegliere il tipo di tematiche con le quali volete confrontarvi; in questo senso non ci saranno trigger warning, perché non ci saranno argomenti calati dall’alto, ma scelte prese insieme.

Se durante il gioco dovessero emergere tematiche non legate al vostro personaggio che vi mettono a disagio, ci saranno tecniche per sfilarsi dalla scena e segnalare agli altri  che non volete affrontare quell’argomento, così come ci saranno tecniche per poter scalare l’intensità dei confronti, o controllare tramite piccoli gesti che l’interlocutore sia a proprio agio, senza interrompere la scena e avendo così modo di regolarsi.

Tutte le meccaniche verranno esplicitate nella guida evento e saranno poi provate durante i workshop preliminari.

L’orrore, poi, sarà parte dell’esperienza, ma il nostro sarà soprattutto un gioco relazionale, determinato dai legami fra i personaggi, dai loro conflitti e dal loro portare all’interno della comunità la loro dimensione interiore. L’orrore avrà la funzione di rendere tangibili i vostri dissidi interni, quindi se in qualche momento vi sembrerà troppo, venite da noi per trovare modi di scalarne insieme l’intensità: se volete che vi siano segnalati in anticipo possibili jumpscare, per esempio, o persino se pensate di non voler affrontare alcune delle scene ed averle piuttosto narrate in privato per poi immettervi nel flusso di gioco come se fosse stati presenti, è okay; tutto deve concorrere a restituirvi un’esperienza che siate a vostro agio nell’abitare, e dovete essere voi a scegliere quanto allontanarvi dalle vostre comfort zone, sempre sapendo che noi siamo lì per voi.

« Siamo strumenti della salvezza reciproca e soltanto attraverso la speranza che offriamo agli altri possiamo innalzarci dall'oscurità alla luce »

- Dean Koontz, L’Ultima Porta del Cielo

In sintesi...

Questo larp parla delle reti di sicurezza che possiamo costruire insieme, del modo in cui è possibile sostenerci a vicenda per non cadere. Vogliamo esplorare questo tema all’interno della storia, ma vogliamo che sia vero più che mai all’interno della sua struttura off-game: rendiamo la safety non solo un insieme di gesti concordati da rispettare, ma un modo di stare insieme, per  prenderci cura gli uni degli altri con piccoli gesti, attenzione e solidarietà. Aiutiamoci a vicenda a uscire dai momenti bui e brillare, in questo modo, il larp sarà un’esperienza migliore per tutti.

web design / maria grazia ceruso